Ma cos’è il Tv Dinner Day? Si tratta di una cena TV (anche chiamato pasto preconfezionato) congelata che di solito viene porzionata per un individuo, ma può anche essere un piatto unico destinato ad essere condiviso . Richiede poca preparazione e può contenere un numero di elementi separati che compongono un pasto monodose.
Ad esempio può contenere, della carne, preferibilmente tacchino, un contorno di verdure o patate e un dessert.
Nei paesi latini e tantomeno in Italia, questa consuetudine non ha avuto molto successo, mentre negli USA il Tv Dinner Day ha rappresentato una rivoluzione culturale per diverse generazioni divenendo una icona nel suo genere.
La prima “TV Dinner” con il marchio ufficiale è stata creata da Swanson and Sons, un’azienda di cibi surgelati del Nebraska che lavorava nel mercato della ristorazione e uscì sul mercato nel 1954. Un suo dipendente Gerry Thomas, fu definito il “il padre della cena televisiva”.
L’azienda, passata la festa del Ringraziamento, si trovava a dover risolvere un grande problema, la Swanson aveva un invenduto di 270 tonnellate di tacchino surgelato e diede l’incarico proprio a Thomas di trovare una soluzione per smaltirle.
Durante un viaggio di lavoro presso un distributore, Thomas vide in un magazzino un vassoio di metallo Apprende che Pan Am stava sperimentando per poter servire cibo caldo durante i lunghi voli. Thomas, chiedendo il permesso di prenderlo in prestito, mise il vassoio in tasca. Buttò giù un disegno dividendo il vassoio in vari scomparti avendo in testa l’idea associata al boom televisivo nascente in America e che stava conquistando le case americane.
Molto più coinvolgente della radio, la tv richiedeva una totale attenzione. Attenzione che certo non andava a braccetto con le necessità della vita quotidiana, come la preparazione della cena e cenare tutti insieme a tavola.
L’idea di Thomas fu quella di proporre il prodotto come la cena ideale per la famiglia americana davanti alla TV. Nessuna preparazione culinaria di lunga durata. Senza apparecchiare la tavola, sparecchiare e lavare i piatti.
Con pochissimo tempo ecco risolto il problema del pasto caldo per la famiglia e finalmente poter dedicare il tempo risparmiato alla nuova invenzione radiotelevisiva. Seduti intorno alla Tv, mangiando con il vassoio sulle ginocchia, oppure su un basso tavolinetto.
E la ciliegina sulla torta fu proprio il nome che Thomas inventò per questo nuovo prodotto: Tv Dinner.
Il prodotto era così composto. assemblare un pasto consistente in tacchino, sugo, ripieno di pane di mais, patate dolci e piselli imburrati. Il cibo stesso era stato confezionato in una teglia di alluminio segmentata ricoperta di pellicola per essere riscaldata in forno, e veniva venduto per 98 centesimi. E la scatola di cartone in cui tutto arrivava era progettato per assomigliare a un televisore, completo di “quadranti” e una “manopola di controllo del volume”.
Insomma, una serie di brillanti intuizioni, che arrivarono da Thomas che all’epoca, in casa la TV nemmeno ce l’aveva.
Quel primo anno furono venduti circa 10 milioni di pasti.
Negli anni successivi vennero apportati diversi cambiamenti:
I sociologi, ebbero toni aspri, in epoche più tarde, contro un approccio alla cena che contribuiva alla disgregazione della famiglia, alla solitudine esistenziale, annullando il dialogo.
Dopo anni, cena in TV è ancora una scelta popolare e le persone possono gustarla in pochi minuti nel microonde.
Negli USA oggi si festeggia il TV Dinner Day stando tranquillamente sul divano, con la tv accesa in pieno relaz mangiando cibi precotti…
In Italia come già detto, questa usanza non è così sentita. Noi italiani siamo amanti del buon cibo, ne parliamo molto e fa parte della nostra cultura.
Io cosa farei se pensassi ad una serata di relax davanti alla Tv’? Preparerei una strepitosa piazza fatta in casa o una pasta super veloce come la cacio e pepe oppure con pomodoro e basilico fresco. Piatti genuini e deliziosi
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Foto copertina: Gizmodo
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