Descrizione
La felicità davvero esiste? Davvero come dicevano Albano e Romina in tempi meno “social” e più “festival” è un bicchiere di vino con un panino?
Oppure possiamo forse, nella nostra vita, aspirare più semplicemente ad avere un po’ di serenità?
Alessandra Hropich nel suo libro dal titolo “La felicità? Ve la do io” ha affrontato e approfondito l’argomento.
Alessandra è una scrittrice affermata che ha viaggiato molto. Nel corso del suo “peregrinare” ha avuto la possibilità di osservare e venire a contatto con tante persone e col desiderio “umano, troppo umano” per dirla con Nietzsche, di cercare di essere felici, raggiungendo, il fulcro delle proprie aspirazioni.
Nel volume “La felicità, ve la do io” emergono alcuni interessanti punti di vista in merito all’argomento. Come “esperire” una via possibile per essere se stessi e non farci condizionare dalle paure e soprattutto dal timore dei giudizi altrui? Può definirsi felicità questa “vita autentica”, questo essere accordati con la propria insostituibile essenza? O forse si tratta di altro? Proviamolo a chiedere a lei in questa intervista
1) La felicità è una parola impegnativa? Credi sia possibile veramente essere felici o forse il massimo a cui possiamo aspirare è serenità?
La Felicità, parola impegnativa? Non credo sia difficile da ottenere. Spesso è l’essere umano complicarsi la vita fino a diventare infelice. Essere felici e sereni, spesso, le due cose coincidono. La mancanza di serenità difficilmente predispone alla gioia di vivere.
2) Come si costruisce il benessere dell’anima o felicità che dir si voglia?
Il benessere dell’anima si costruisce con pazienza, senza fretta, non intendo ovviamente rimandare le cose ma, senza dubbio, nessun grande progetto parte da uno stato emotivo rabbioso o particolarmente frettoloso.
3) In che rapporto il cibo, il mangiare e il bere, concorrono a questa realizzazione di serenità?
Il mangiare bene, lo ritengo una buonissima base per far funzionare il nostro organismo e il cervello.
Precisando però, che, per mangiare bene, non intendo ricorrere a cibi sempre elaborati ma semplici e variegati. Ci sono alimenti che non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole, la frutta, la verdura, pochi cibi grassi e molti alimenti o ortaggi colorati. Un peperone rosso, una fetta di zucca color arancio, un ananas giallo, qualche pomodoro rosso, le foglie di basilico verde e tanti altri alimenti ci gratificano prima di tutto a livello visivo, dobbiamo mangiare prima con gli occhi, il cibo dovrebbe darci il buonumore.
Fare attenzione alla tavola é quanto di più salutare e piacevole possa esserci. La serenità parte anche dalla nostra alimentazione. Ci sono alimenti non troppo conditi ma colorati e saporiti, questi sono da privilegiare.
4) Sorgono mode diverse in rapporto al cibo da una parte e “proibizionismi” di vario genere dall’altra su ciò che fa male, ciò che si deve e non si deve mangiare: non è che questa felicità, questo equilibrio in rapporto alla vita forse manca oggi più che mai?
Sono molto contraria alle mode alimentari, il cibo non dovrebbe essere qualcosa che va di moda.
Cibi conservati, cibi pronti, cibi preparati velocemente o precotti, molto spesso non sono i cibi più adatti al nostro benessere. Ciò che é pronto non é spesso ciò che fa bene, questo vale per molti alimenti, non per tutti, ovviamente.
Manca di sicuro l’educazione alimentare, purtroppo, molti mangiano quello che vogliono in fretta e senza badare alla qualità dei prodotti. Oggi, tutto si fa di corsa, mentre é sempre valido il detto: “A tavola non s’invecchia! ”
5) Ti ritieni una persona felice?
Mi sento abbastanza felice.
Con una vita tranquilla il più possibile, una vita che mi piace e mi fa sentire bene.
6) Perché un libro sulla felicità?
Il motivo per cui ho scritto un libro sulla felicità é uno solo: in tanti mi hanno sempre vista e descritta come persona calma, gioiosa e saggia.
Ma molti ritengono che io sia solo fortunata e quindi, calma, perché la vita mi ha regalato tutto o quasi. Mentre io non ho mai avuto nulla di facile, tutto ho dovuto sempre conquistarmelo con grande impegno, molto più degli altri.
Allora, stanca di essere vista come un extraterrestre che vive la felicità come un dono divino, ho deciso di raccontare come stanno le cose e spiegare come si vive felicemente, cosa fare per rendere questo stato di benessere possibile a tutti coloro che davvero lo vogliono.
Dopo questa interessante intervista Alessandra mi ha dato una ricetta di un piatto che adora e che le dà allegria e sicuramente una felicità appagante, la polenta fredda farcita ai funghi con sugo di pomodoro Pachino e una montagna di parmigiano.
Un piatto gustoso e ricco che ha tolto ogni dubbio sul tema. Forse allora la felicità davvero esiste? Ve la dà Alessandra la felicità e voi stessi con tutto il desiderio di esserlo.