Oggi è la Giornata Mondiale contro lo Spreco alimentare, e come tante iniziative che ci fanno soffermare a riflettere, anche questa è un’occasione per responsabilizzare e sensibilizzare i cittadini a essere attenti allo spreco del cibo.
Istituita nel 2014 per la prima volta, questo appuntamento è importante per arrivare ad uno degli obiettivi sulla sostenibilità ambientale, stabilito dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che necessità ancora di molto lavoro per essere raggiunto.
I dati statistici riportano che in Italia, ci sono ancora enormi quantità di cibo che vengono buttati in pattumiera senza neanche essere utilizzati, circa 36 kg di cibo all’anno pro capite (per la maggior parte frutta e verdura fresca, pane, cipolle e aglio, latticini, sughi) per un costo complessivo di 8,5 miliardi di euro.
Gli alimenti sprecati nel mondo ammontano a 1,3 miliardi di tonnellate ogni anno, un dato che fa sobbalzare pensando che all’incirca 1 milione di persone nel mondo ha grande carenza di cibo.
Da spreco a risorsa a favore della solidarietà e sostenibilità.
Un processo virtuoso che Coop, primaria impresa della grande distribuzione in Italia e al tempo stesso organizzazione di consumatori, onora da anni, ma che costantemente rilancia e rinnova.
Nel 2019 il progetto “Buon Fine”, ovvero la merce donata in solidarietà ha ottenuto un nuovo primato; le cooperative di consumatori hanno donato 6190 tonnellate di derrate alimentari –in grado di generare non meno di 7,5 milioni di pasti – per un valore pari a oltre 30 milioni di euro.
A beneficiarne 948 associazioni di volontariato in tutta Italia.
Le donazioni Coop sono sostanzialmente in linea con quelle dell’anno precedente e il meccanismo è stato oltremodo facilitato dalle semplificazioni amministrative poste in essere con la Legge Gadda (166/2016), entrata in vigore da poco tempo.
C’è anche da dire che il 70% delle donazioni interessa prodotti freschi e freschissimi e questo spiega la particolarità del modello Coop rispetto ad altri di altre organizzazioni. Un modello di donazione a chilometro zero perché immediatamente dai 661 punti vendita coinvolti si raggiunge attraverso la rete capillare delle associazioni e grazie al lavoro congiunto di dipendenti e soci la destinazione individuata (mensa, case di accoglienza etc).
Una sorta di rete protettiva diversa da territorio a territorio ma capace comunque di dar vita a una importante operazione di inclusione sociale.
Inoltre, a fianco delle donazioni, Coop ha sviluppato nel tempo “Mangiami subito”, l’altra misura di contrasto allo spreco alimentare attraverso la vendita di prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati dal 50 al 60% a fine giornata. Queste ultime ammontavano a oltre 52 milioni di euro (stima 2019).
Se sei interessato a questo argomento che oggi più che mai ci deve impegnare tutti, lascio alcune ricette veloci e furbissime per riciclare i cibi in avanzo:
Torta rustica di pane con pomodoro e mozzarella
Tarte tatin di panettone e mele
Muffin di pandoro alla cannella e arancia
Torta rustica con broccoli ricotta e patate
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